ArtAttitude: Love in Lake Como – Vie d’Acqua

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Tablinum: c’è un luogo sul Lago di Como dove la bellezza dei capolavori d’arte si fonde con le meraviglie della botanica e con il rinomato paesaggio lariano. Qui al Museo e Giardino Botanico di Villa Carlotta, da Mercoledì 26 Giugno a Mercoledì 10 Luglio 2019, farà tappa la rassegna ArtAttitude 2019, curata da Tablinum Cultural Management, per presentare al pubblico due artiste, le cui opere stanno riscuotendo un notevole successo di pubblico e critica a livello internazionale: Marlene Luce Tremblay e Rossella Rossi.

Marlene Luce Tremblay parte dalla fine art photography per realizzare opere in cui l’emozione si congiunge alle impressioni catturate dal suo obiettivo fotografico. Giunta nel 2018 sul Lago di Como per inaugurare la sua prima mostra personale, Marlene ha subito a tal punto la suggestione del Lago di Como da realizzare la serie Love in Lake Como ispirata alle meravigli paesaggistiche e artistiche del Lago più bello del mondo.

Le opere di Rossella Rossi sono immediatamente riconoscibili per il forte legame all’elemento acquatico quale ispirazione e leitmotiv delle sue creazioni artistiche. Il Lago di Como con le sue Vie d’Acqua è dove la storia e la cultura si fondono indissolubilmente ed è sicuramente il perfetto luogo per ospitare la nuova mostra di Rossella Rossi.
Acqua significa origine, luogo in cui la vita ha inizio e in cui ritrovare sé stessi.

Le Mostre osserveranno i seguenti orari: dal Martedì al Venerdì: 15.00 – 18.00, Sabato e Domenica 10.30 – 12.30 – 14.30 -18.00. CHIUSO il lunedì.
I nostri ospiti potranno come sempre usufruire di contenuti digitali attraverso il proprio smartphone. La presenza costante dei curatori in mostra consentirà di usufruire gratuitamente della visita guidata alle mostre.

Le mostre sono curate dalla storica dell’arte Elisa Larese

ArtAttitude: Collisioni

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Tablinum: abbiamo scelto un titolo forte perla prossima mostra al Palazzo Reake di Genova, ossia: Collisioni. Questo perché le nostre artisti Pascale Margail, Sarah Aller e Giusi Lorelli, curate dalla storia dell’arte Elisa Larese, vogliono trasmettere una forte sensazione ai fruitori. L’arte esposta nelle sale di Palazzo Reale vuole sfidare gli spettatori ed essere veramente “Vista”, non solo “guardata”.

In un mondo dominato dalla sovraesposizione di immagini l’arte deve colpire lo spettatore, innescare quella scintilla che giace in lui assopita e ispirare, sempre ispirare. Collisioni è un temine che rievoca uno scontro da cui scaturisce energia, dove qualcosa che già consociamo finisce e si genera qualcosa di nuovo. Collidere può presupporre più che un’atto distruttivo, ma un momento di metamorfosi. Come la materia sottoposta a collisione si rigenera così anche la nostra forza interiore, una volta accettata la sfida che l’arte contemporanea le lancia è capace di distruggere tutte le sovrastrutture mentali e visive che la imprigionano e finalmente lasciare che la scintilla dello slancio creativo la pervada.

Nuovi mondi, nuovi stati d’animo, nuove soluzioni entrano in collisione con quelli vecchi e il nostro sguardo è pronto per un mondo nuovo. Le tre artiste di Collisioni partono dal mondo che tutti noi conosciamo per raccontarci storie e lanciare la loro sfida. Perché sfidare lo spettatore ad andare oltre ciò che vede, oltre ai propri preconcetti, è la loro missione.

Pascale Margail ci travolge con una vera e propria esplosione di colore , dove ogni sfumatura rappresenta un sentimento e ci invita a conoscere noi stessi, abbandonandoci al linguaggio del colore. Artista fortemente espressiva Margail ci restituisce dalle sue tele un mondo fatto di pura emozione dove non esistono differenziazioni e dove lo spettatore è messo di fronte al suo sé piè profondo. Nel 2015 le sue tele sono state selezionate per essere pubblicati nel “Primo libro d’arte Berliner 2016” e nella rivista quadrimestrale parigina “C de l’Art” (Set / Nov 2017). Pascale Margail è nel circuito di AKOUN.

L’arte dell’artista e fotografa genovese Giusi Lorelli, è una vera e propria sfida a dipanare tutti i gangli del nostro immaginario onirico per affrontare poi con uno nuovo sguardo consapevole la realtà che ci circonda. Le sue opere, visionarie e ineluttabilmente coinvolgenti sono un vorticoso concentrato di emozioni e citazioni che dalla vita quotidiana vanno ad attingere ai grandi capolavori della letteratura e dell’arte  camminando sull’impercettibile filo di una psicologia del doppio, dove proprio come in un sogno, nulla è ciò che potrebbe apparire al primo sguardo. Un’opera su tutte fra quelle che dalle sale di Palazzo Reale vi lanceranno il guanto di sfida?  Maria Mandinga.

Sarah Aller, artista newyorchese utilizza uno stile da street artist accostato a colori caldi e  stancils per creare un’arte che sembra divenire sinonimo della “daily life” dell’uomo contemporaneo. La tela diventa un substrato dove si affastellano le carte di giornali, i vecchi manifesti, come incrostazioni che celano un prezioso tesoro. Figure e paesaggi urbani emergono da questo collage e ci rendono impossibile non avventurarci in questo mondo dal sapore molto metropolitano alla ricerca di quella scintilla di bellezza che in essi si cela immancabilmente.

La mostra che aprirà al pubblico Sabato 4 Maggio, dalle ore 11.00 e chiuderà Domenica 19 Maggio 2019 alle ore 18.00, sarà caratterizzata dall’atteso appuntamento UNESCO dei Rolli Days di cui Palazzo Reale è uno dei protagonisti eccellenti.

La mostra sarà aperta dal 4 al 19 Maggio con i seguenti orari: LUN chiuso, MAR e VEN 09.00 – 14.00, MER – GIO – SAB – DOM 14.00-18.00

La mostra Collisioni nasce dal concept curatoriale di Tablinum Cultural Management, in collaborazione con il Museo di Palazzo Reale di Genova e si iscrive nell’ambito della rassegna annuale ArtAttitude ideata per Tablinum Cultural Management da Elisa Larese e Alessandro Cerioli.

ArtAttitude: Art Capital 2019

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Tablinum Cultural Management: inaugura la rassegna artistica ArtAttitude 2019 con la partecipazione ad Art Capital, a Parigi, la più grande rassegna internazionale dedicata all’arte contemporanea che trova spazio sotto la cupola del Grand Palais.

Nel corso degli anni, Art Capital è diventato un evento imperdibile che consente a pittori, scultori e artisti visivi di promuovere ciò che rappresentano nel mondo dell’arte di oggi. Negli ultimi 15 anni Art Capital ha accolto circa quattro decine di migliaia di visitatori ogni anno per celebrare un festival, quello dell’arte, oggi di circa 2.500 artisti, e per cinque giorni, sotto la cupola di vetro del Grand Palais, si incontrano artisti, galleristi, professionisti del mercato dell’arte, collezionisti e visitatori.

Art Capital sotto il segno della libertà, tolleranza, solidarietà, permette a pittori, scultori, artisti, fotografi, architetti, talenti già affermati o nuove promesse del mondo dell’arte internazionale, di poter esporre le proprie opere in una Parigi che sempre di più si conferma capitale europea dell’arte contemporanea.

La curatela sarà a firma della storica dell’arte Elisa Larese.

Tablinum avrà l’onore di partecipare come delegato a fianco della Societè des Artiste
Independant con sei artisti:

Patricia Miani (Argentina)
Dominique Joyeux (Francia)
Caterina Varchetta (Italia)
Mueen Saheed (Sri Lanka)
Daniel Aubert (Francia)

ArtAttitude: Art Capital 2019

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Tablinum: tra un mese esatto inizierà la nuova stagione artistica di TCM, e quale modo migliore di iniziare se non con il consueto appuntamento di Art Capital, presso lo splendido Grand Palais di Parigi.

Quest’anno il nostro gruppo artistico sarà composto dagli artisti: Patricia Miani, Dominique Joyeux, Caterina Varchetta, Daniel Aubert e Mueen Saheed.                      La curatela è della storica dell’arte Elisa Larese.

Come nostra consuetudine invitiamo i colleghi e amici a venirci a trovare presso il Grand Palais, da mercoledì 13 a domenica 17 febbraio…

 

 

Auguri di Buone Feste!

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Cari amici e colleghi,

come ogni anno in questo periodo siamo a tirare le somme delle nostre attività e non possiamo che essere soddisfatti del lavoro svolto in questo 2018. Dalle esposizioni nazionali e internazionali, all’archeologia sperimentale e per finire alla letteratura, tutto il team di TCM ha saputo dare il meglio per riuscire a soddisfare tutte le nostre committenze.

Quindi vi promettiamo un calendario 2019 ricco di eventi, che sappiano accontentare i gusti di ciascuna persona che ci segue…

Con l’augurio di buon Natale e felice anno nuovo!

Tablinum Cultural Management

SensArt: Miami River Art Fair 2018

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Tablinum: after having passed a hard selection and after being included among the forty most authoritative galleries / studios in the world, with great pleasure we invite you to our stand at the Miami River Art Fair 2018, from Monday 3th to Wednesday 5th December 2018, at the Miami Convention Center.

You can use this ticket to get access to the VIP area of the fair, where you will find us and where we will be happy to introduce you to the reading of the exhibited works.

The artists who will participate with our artistical group will be:

  • Lydia Stadler Centonze (Switzerland)
  • Cecilia Martin Birsa (Italy)
  • Maria Mouriadou (Greece)
  • Rossella Rossi (Italy)
  • Giorgio Tardonato (Italy)
  • Joakim Hansen (Sweden)

If you are a lover of contemporary art, you can not miss …


Tablinum: dopo aver passato una dura selezione e dopo esserci inseriti fra le quaranta gallerie/studi più autorevoli del mondo, con immenso piacere siamo ad invitarvi al nostro stand alla Miami River Art Fair 2018, da Lunedì 3 a Mercoledì 5 Dicembre 2018, presso il Miami Convention Center.

Potrete utilizzare questa biglietto per avere accesso all’area Vip della fiera, dove ci troverete e dove saremo felici di introdurvi alla lettura delle opere esposte.

Gli artisti che parteciperanno con il nostro gruppo artistico saranno:

  • Lydia Stadler Centonze (Svizzera)
  • Cecilia Martin Birsa (Italia)
  • Maria Mouriadou (Grecia)
  • Rossella Rossi (Italia)
  • Giorgio Tardonato (Italia)
  • Joakim Hansen (Svezia)

Se siete amanti dell’arte contemporanea, non potete mancare…

 

SensArt: Paralleli. L’incontro, la città, la bellezza

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Tablinum: TCM torna nelle Sale della Corte del Museo di Palazzo Reale di Genova per annunciare l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea internazionale “Paralleli. L’incontro, la città, la bellezza”. La mostra aprirà al pubblico sabato 13 ottobre 2018 dalle ore 11.00 e sarà visitabile fino a domenica 28 ottobre 2018 alle ore 18.00. L’inaugurazione avverrà in concomitanza con l’atteso appuntamento UNESCO dei Rolli Days di cui Palazzo Reale è uno dei protagonisti e che da anni richiama migliaia e migliaia di visitatori e appassionati da tutto il mondo che hanno la possibilità eccezionale di visitare i palazzi storici di Genova.

Un racconto contemporaneo è la mostra “Paralleli. L’incontro, la città, la bellezza” per la curatela della storica dell’arte Elena Sabattini. Come le linee parallele non si incontrano mai per loro natura, ma sono per sempre accomunate da un destino insieme e da un sostegno reciproco, così la mostra rende omaggio a realtà che vivono fianco a fianco: l’incontro artistico, la città di Genova che trova nel contrasto la forza di un viaggio che può avvenire solo camminando paralleli, la bellezza come motore dell’arte. Parallele sono le linee della città e del bacio interpretato dell’artista Mary Lipian. Parallela è la danza e la sensualità delle forme nei quadri di Kimmo Pasanen. Parallelo è il rapporto tra pittura e porcellana per Caterina Varchetta, fino allo scontro, la rottura.

Mary Lipian, da San Francisco dove ha studiato al San Francisco Art Institute, espone a Parigi, Eastbourne e a San Francisco. Con la sua personale lettura degli spazi umani e dei moti dell’animo delle persone che vivono le sue città, Mary genera risposte contrastanti e parallele in chi osserva i suoi quadri: inquietudine e insieme soluzione al conflitto, energia vibrante e scioglimento.

Kimmo Pasanen, di origini finlandesi ma ormai artista parigino, applica i suoi studi di Filosofia dell’Arte presso l’Università Sorbonne sulle sue tele. Non solo pittore, ma anche fotografo e scrittore, l’artista lascia interagire i protagonisti delle sue opere pittoriche con i colori in uno scambio libero e intuitivo. Esplora il mondo reale ma attraverso l’immaterialità dell’occhio artistico.

Caterina Varchetta, da Napoli a Parigi dove esplode come artista. Come lei, il suo spirito creativo è sempre in viaggio. L’opera nasce come porcellana dopo un lavoro attento e “pericoloso” sulla materia e si sposta sulla tela dove continua a rigenerarsi. L’introspezione e la condivisione rendono le sue opere racconti di apertura verso l’altro con l’originalità di uno stile che combina materie e colori.

La mostra sarà aperta dal 13 al 28 ottobre 2018 con i seguenti orari: LUN chiuso, MAR-DOM 14.00-18.00. Opening sabato 13 ottobre dalle ore 11.00.

SensArt: Le Cinque Anime della Scultura. Va Edizione

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Tablinum: anche quest’anno torniamo ad indagare il mondo della scultura e lo facciamo con la consueta mostra internazionale Le Cinque Anime della Scultura. Va Edizione. Questo percorso espositivo ideato dalla storica dell’arte Elisa Larese e dal classicista Alessandro Cerioli, vuole far risaltare al meglio le qualità dei cinque artisti presenti quest’anno; dalla sinuosità del vetro soffiato di Alexis Silk, alla tenacia delle pietre fossili di Cecilia Martin Birsa, passando dalla classicità contemporanea di Michał Jackowski sino alla visione onirica di Esin Cakir, concludendo con le opere eclettiche di Pantaleo Cretì.

Le Cinque Anime della Scultura sono divenute ormai un appuntamento irrinunciabile per gli addetti al settore e grazie a questa vocazione internazionale i visitatori potranno ammirare le impressioni artistiche provenienti da paesi lontani.

La mostra avrà una sua Vernice, Sabato 6 Ottobre 2018, presso lo spazio espositivo officinacento5 (v.le Lecco, 105 Como), a partire dalle ore 19.30. Il personale di Tablinum Cultural Management sarà a disposizione dei visitatori per maggiori dettagli ed una lettura specifica della mostra. Invitiamo tutti i nostri colleghi e amici a venirci a trovare e a passare qualche ora insieme in compagnia di queste splendide sculture…

Rassegna artistica SensArt 2019 a cura di TCM

Fino alle Stelle e ritorno. #Stellaria arriva a Villa Carlotta

Tablinum: A tutti gli appasionati d’arte contemporanea, alla ricerca di talenti emergenti, consigliamo vivamente di tenere d’occhio Patricia Miani. Le sue installazioni d’arte già godono un interessante successo di critica internazionale e le sue presenze al di fuori della natia argentina si moltiplicano e, con esse, i premi e le collaborazioni illustri come quella con julio Le Parc, padre dell’Op Art, con il quale ha realizzato la serie Variatons.

A questo promettente esordio nel mondo dell’art system internazionale si aggiunge una visione innovativa del concetto di opera d’arte e della sua interazione con il mondo che la circonda e con noi, spettatori.

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Ve la vogliamo presentare in occasione della sua mostra a Villa Carlotta, dove la sua ultima creazione Stellaria, dialogherà dal 14 al 29 luglio 2018, con la magnificenza artistica e naturalistica di questa Villa – museo e con i suoi fruitori che, come da tradizione, nel pieno della stagione estiva, proverranno dalle piu’ svariate parti del mondo, ampflificandone il messaggio. Le abbiamo fatto per voi qualche domanda:

TCM: Per iniziare a conoscerti meglio qualche domanda a partire dalla tua formazione accademica: nono solo la laure in belle arti ma anche una interessante specializzazione in media e tecnologie per la produzione pittorica. Quali sono le innovazioni e i ritrovati tecnici che oggi giorno vanno in ausilio dell’arte contemporanea? Quanto di essi troviamo nelle tue opere?

PM: Le tecniche tradizionali di pittura saranno sempre il punto di partenza e fonte di motivazione nel mio lavoro. Scelgo la pittura per la sua storia, nobiltà e purezza intrinseche che permangono in questa antica disciplina. Stabilendo collegamenti con la sua tradizione e le sue innumerevoli condizioni plastiche, la pittura richiede tempo di riflessione, spazio e pensiero molto diverso dal dalla possibilità di cogliere l’attimo che si sta vivendo. Per questo motivo, utilizzo le tradizionali tecniche pittoriche combinandole con la possibilità di dialogare con altri media, al di là del loro medium e formato convenzionale. Rimuovendo le barriere spaziali l’opera ha la possibilità di andare oltre il confine della cornice. In questo modo si ripensano i valori tradizionali, pur preservando il riferimento al colore, alla forma e alla composizione l’opera conosce una continua evoluzione.

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TCM: Possiamo dire che le tue opere vanno a superare il concetto tradizionale di bidimensionalità del quadro ma anche quello di tridimensionalità scultorea, che sono tradizionalmente associati all’arte. L’installazione artistica aiuta ad esplorare una dimensionalità finalmente piu’ libera?

PM: La piattezza dell’immagine stessa e il soggetto rappresentato vengono estesi ed espansi nello spazio e, in alcuni casi, si avvicinano alle tre dimensioni. Attraverso vari processi e lasciando aperta una libera interpretazione, il mio lavoro sottolinea la natura manuale dell’esecuzione, estendendo il significato della pittura stessa. Il mio di essere fedele ai miei criteri e fornire un’alternativa pratica alla pittura tradizionale, riflette ed esprime i miei interessi e le mie preoccupazioni artistiche. Ogni fase rappresenta una nuova riflessione sulla pittura e approfondisce il suo processo di esplorazione e conoscenza.

La vernice non è confinata sulla tela, ma si estende incoraggiando la sua condizione positiva che porta a una nuova dinamica e ne fissa uno sguardo incompleto

TCM: Proprio in merito al superamento del concetto bidimensionale nell’opera d’arte, hai pubblicato recentemente un libro-catalogo ispirato al tuo lavoro di artista. Vuoi parlarcene?

PM: Entrambi le miei tesi di ricerca erano già erano state pubblicate e dichiarate di interesse culturale da parte del Ministero della Cultura di Buenos Aires in Argentina. L’ultima mia pubblicazione è il risultato della mia tesi post-laurea ed è stato pubblicato in spagnolo e francese grazie alla sponsorizzazione di Danone Argentina e Danone France.

Il libro é stato presentato ufficialmente all’ambasciata argentina a Parigi insieme ad una mostra personale in cui erano presenti le mie ultime opere.

“Au delà de la bidimension picturale”, propone una riflessione sulla dinamica che esiste tra l’arte e il suo destino, trasportata da luoghi abitualmente deputati all’arte a nuovi spazi e dimensioni, permettendo allo spettatore di conoscere e entrare in contatto diretto con le opere d’arte, costruendo nuovi luoghi artistici e modi di pensare.

Che si tratti di natura, paesaggio o architettura, questo progetto di ricerca propone un viaggio attraverso alcune creazioni, in cui l’interesse artistico per la posizione e il contesto ha trasformato uno spazio anonimo in uno significativo.

Esplorando nuovi metodi di esposizione e allargando l’orizzonte di chi lo apprezza, gli spazi naturali non solo completano il lavoro, ma esaltano e fanno appello al suo significato, modificando il proprio carattere.
Realizzando idee che modificano enormemente il paesaggio in cui viviamo e ffanno si che l’artista possa esaltare il potenziale dei luoghi in cui quotidianamente viviamo trasformandoli in luoghi di Creazione artistica.

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TCM: Quali sono le tue maggiori fonti d’ispirazioni ? Dal mondo dell’arte e della cultura o magari anche dal quotidiano che ti circonda?

PM: Come risposta all’ambiente che mi circonda e al modo in cui voglio vivere, osservare e godere della natura è una festa per l’anima. La bellezza che la natura ci offre è un’ispirazione costante per il mio lavoro. Godersi i suoi colori vibranti, osservare le diverse trame, trovare le sue varie forme, osservare il suo delicato movimento …Credo che la natura racchiuda tutto in un modo immensamente soddisfacente.

La creatività, a mio parere, assomiglia alla ricerca di un’esistenza più profonda, unita a un enorme desiderio di vivere in modo più stimolante, generoso e pieno di vitalità.

Come artisti ispiratori posso citare i miei mentori: Pablo Siquier e Carlos Bissolino, Julio Le Parc, Lucio Fontana, Antoni Gaudí, Jorge de la Vega, Gerhard Richter e Claude Monet.

TCM: Villa Carlotta è un museo e giardino botanico molto conosciuto in Italia e apprezzato per la sua capacità di coniugare felicemente i tesori dell’arte con quelli del mondo naturale. Un’artista come te qui trova sicuramente un ambiente molto affine…

PM: L’arte deve rendere la natura eterna nella nostra immaginazione e penso che Villa Carlotta, una delle istituzioni culturali più prestigiose in Europa dove arte e natura convivono in perfetta armonia, riflette questo concetto. Mi sento onorata di essere invitata a esporre il mio lavoro in questo contesto e scenario eccezionale. Portare avanti la mia carriera e la possibilità di mostrare il mio lavoro in risposta a un contesto così interessante e stimolante sicuramente arricchirà e creerà una nuova esperienza culturale. Attendo con entusiasmo di essere coinvolta in questo ambiente unico e riflettere sulle nuove scoperte che farò.

10TCM: Stellaria è la tua ultima creazione, premiata alla Florence Biennale 2018 dove la giuria internazioanle di ha conferito il premio Lorenzo il Magnifico per “Stellaria”, installazione presentata all’interno della XI Edizione della Biennale a Firenze e presto in mostra a Villa Carlotta dal 14 al 29 luglio 2018. Come nasce questa installazione?

PM: Ho partecipato alla scorsa edizione della Biennale di Firenze in Italia, dove il tema era “eARTh – Creatività e sostenibilità”. Il mio lavoro ha un importante legame con lo sviluppo sostenibile dovuto all’uso di materiali riciclabili. Faccio tutti i tipi di procedure che vanno dal riciclo delle bottiglie di plastica in combinazione con la pittura acrilica, per creare centinaia di piccoli pezzi che sono l’unità del mio lavoro artistico. “Stellaria” è nata come la maggior parte delle volte, con un sogno. In questo caso l’idea della pioggia e dei petali sospesi in volo si presenta sotto forma di questa installazione aerea in cui l’inesistenza della tela pittorica, crea composizioni che si basano su eventi spaziali indipendenti, in cui i colori agiscono insieme e sospesi nello spazio.

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TCM: Come dovrebbe accostarsi il visitatore ideale alla tua installazione? Qualche suggerimento ai numerosi visitatori che arriveranno a Villa Carlotta per vederla?

PM: Credo che la cosa più seducente dell’arte sia la personalità dell’artista. Penso che il punto di vista del visitatore sia sempre libero. Un’opera d’arte è contemplata e interpretata in modo molto personale e unico. È vero che nell’arte contemporanea molte opere sono dirette o destinate a provocare un particolare effetto o risultato nello spettatore, ma in ogni caso l’esperienza verso un’opera d’arte è sempre soggettiva e si riflette su ogni opera d’arte.

TCM: Quali sono i tuoi progetti futuri, dove potremo ammirare le tue opere dopo Villa Carlotta?

PM:Dopo la mostra di Villa Carlotta tornerò a Buenos Aires dove mi piacerebbe mostrare le opere che ho realizzato in collaborazione con Julio Le Parc, considerato il padre dei movimenti cinetici e Op Art. Ho avuto il piacere di visitare il suo atelier a Parigi dopo uno spettacolo che abbiamo condiviso con altri artisti argentini che vivono in Francia alla Maison de l’Argentine a Parigi. Dopo uno confronto per me davvero stimolante nel suo atelier, ha preso uno dei miei pezzi e l’ha combinato con alcuni dei suoi materiali e tecniche, dando come risultato questa speciale collaborazione. Questo lavoro è stato all’origine della realizzazione della serie “Variations” che è stata parte della mostra nella Galleria dell’Ambasciata Argentina a Parigi e sarà anche proiettata a Buenos Aires.

To the Stars and back: #Stellaria at Villa Carlotta

Tablinum: We strongly suggest you to keep an eye on Patricia Miani: her art installations already enjoy an interesting success by international art critics and her presences outside her native Argentina are multiplying and, with them, the prizes and awards.

To this interesting debut in the world of the international art system, is added an innovative vision of the concept of object of art and its interaction with the world around it.

 

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We would like to introduce Patricia Miani’s art on the occasion of her exhibition at the Museum of Villa Carlotta, on Lake Como.  Here, her latest creation, the installation #Stellaria, will dialogue from 14th to 29th July 2018, with the artistic and naturalistic magnificence of this “Villa-Museum” and with its visitors who, as usual, at the height of the summer season, will come from the most different parts of the world, amplifying her artistic message. We asked her, some questions:

TCM: To start to get to know you better, I would like to start from your academic training: not only the degree in fine arts but also an interesting specialization in media and technologies for pictorial production. What are the innovations and technical findings that today can be introduced in contemporary art? How important are they in your work?

PM: Paint as a traditional practice is always the starting point and motivation in my work. I choose the paint for its history, nobility and purity intrinsic that inhabit in this ancient discipline. Setting links with its tradition and its endless plastic condition, the painting requires a time of reflection, space and thought very different from the instantaneous present at the time. I use painting techniques combined with the possibility of dialogue with other media, beyond its conventional medium and format. Removing spatial barriers and overflowing the frame, the painting is rethinking the traditional values while preserving color, shape and composition, as a general reference and ever-changing.

 

 

TCM: We can say that your works go beyond the traditional concept of two-dimensionality of the painting and also the concept of sculptural three-dimensionality, which are traditionally associated with art. Does the artistic installation help to explore a dimensionality that is finally more free than in the past?

PM: The flatness of the picture itself and the subject represented is extended and expanded in the space, and in some cases, approaches the three dimension. Through various processes and leaving open a free interpretation, my work emphasizes the manual nature of execution, extending the meaning of painting itself. Being true to my criteria and providing a practical alternative to the actual painting, it reflects and expresses my artistic interests and concern. Each stage represents a new perspective on painting and deepens its process of exploration and knowledge. The paint does not stop on the canvas, it extends encouraging its positive condition that leads to a new dynamic and state an unfinished glance of its boundaries.

 

TCM: Just in regards to the overcoming of the two-dimensional concept in the work of art, you have recently published a book-catalog inspired by your artistic studies and work of art. Do you want to tell us more about it?

PM: Both of my research Thesis, Graduate and Postgraduate, had been published through the Patronage Law and declared of Cultural interest by the Ministry of Culture of Buenos Aires in Argentina. The last book is the result of my Postgraduate Thesis and it has been published in Spanish and French thanks to the support of Danone Argentina and Danone France. It has been officially presented at the Argentine Embassy in Paris together with a solo exhibition. “Au delà de la bidimension picturale”, proposes a reflection of the dynamic that exists between art and its destiny, as it is transported from usual places to new spaces and dimensions, allowing the spectator to know and get in touch with the artworks, building new artistic places and ways of thinking. Whether in nature, landscape or architecture, this research project proposes a journey through certain creations, where the artistic interest in the location and its context has transformed an anonymous space into a significant one. Exploring new methods of exhibition and expanding the horizon of those who appreciate it, the natural spaces not only complete the work but also exalt and appeal its meaning, modifying its own character. Carrying out ideas that greatly modify the landscape and turning the artist into a confidant of the potential of the environment as a site for artistic creation.

 

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TCM: What are your main sources of inspiration? From the world of art and culture or maybe even from the everyday life around you?

PM: As a response to the environment that surrounds me and the way I want to live, watching and enjoying nature is a celebration for the soul. The beauty that nature offers us is a constant inspiration for my work. Enjoy its vibrant colors, observe the different textures, find its various forms, observe its delicate movement … I believe that nature encompasses everything in an immensely satisfying way. Creativity, in my opinion, resembles the search for a deeper existence, combined with a huge desire to live in a more inspiring, generous and full of vitality.

As inspiring artists I can mention my mentors Pablo Siquier and Carlos Bissolino, Julio Le Parc, Lucio Fontana, Antoni Gaudí, Jorge de la Vega, Gerhard Richter and Claude Monet.

TCM:Villa Carlotta is a museum and botanical garden well known in Italy and appreciated for its ability to happily combine the treasures of art with those of the natural world. An artist like you here certainly finds a very suitable environment …

PM: Art must make nature eternal in our imagination and I think that Villa Carlotta, one of the most prestigious cultural institutions in Europe where art and nature coexist in perfect harmony, reflects this concept. I feel honored to be invited to exhibit my work within this outstanding context and scenery. Taking my career further and the possibility to show my work in response to such an interesting and inspiring context will surely enrich and create a new cultural experience. I enthusiastically await to get involved in this unique environment and reflect upon its discoveries.

 

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TCM: Stellaria is your latest creation, awarded at the Florence Biennale 2017 by the international jury with the Lorenzo il Magnifico prize for this installtion, and soon on show at Villa Carlotta from 14 to 29 July 2018. How is this art installation was born?

PM:I participated in the last edition of the Florence Biennale in Italy, where the theme was “eARTh – Creativity & Sustainability”. My work has an important connection with sustainable development due to the use of recyclable materials. I make all kinds of procedures ranging from the recycle of plastic bottles combined with acrylic painting, to create hundreds of tiny pieces which are the unit of my artwork. “Stellaria” was born as most of the times, with a dream. In this case the idea of rain and fly comes up in the shape of this aerial installation where the nonexistence of the pictorial canvas, creates compositions that are based on independent spatial events, where colors act together and suspended in the space.

 

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TCM: How should the ideal visitor approach your installation? Any suggestions to the many visitors who arrive at Villa Carlotta to see it?

PM: I believe that the most seductive thing about art is the personality of the artist. I think the visitor’s point of view is always free. A work of art is contemplated and interpreted in a very personal and unique way. It is true that in contemporary art many works are directed or intended to cause a particular effect or result in the viewer, but in any case the experience towards a work of art is always subjective and it´s reflected on each artwork.

 

TCM: What are your future plans, where will we be able to admire your works after Villa Carlotta?

PM: After Villa Carlotta exhibition I will be back in Buenos Aires where I would like to show the artwork I made in collaboration with Julio Le Parc, widely considered the father of the Kinetic and Op Art movements. I had the pleasure to visit his atelier in Paris after a show we shared together with others Argentineans artists living in France at la Maison de l’Argentine in Paris. After a enriching talk in his atelier, he took one of my pieces and combined it with some of his materials and techniques, giving as a result this special collaboration. This work was the trigger to make the series “Variations” that was part of the exhibition in the Gallery of the Argentine Embassy in Paris and will be also shown in Buenos Aires.